Omelia nella Messa di suffragio per mons. Luigi Cicuttini (16 febbraio 2023)

16-02-2023

Ringrazio, prima di tutto il parroco e la parrocchia di Povoletto per questa Santa Messa in memoria e in suffragio di mons. Luigi Cicuttini a 50 anni dalla sua morte. Associamo a lui nella nostra preghiera anche il buon Luigi Loik, autista del seminario, che con lui perse la vita nel tragico incidente a Pagnacco.

Il mio non è un ringraziamento solo personale ma è a nome di tutta l’Arcidiocesi e di tutto il presbiterio diocesano, perché, come scriveva mons. Battisti nella pubblicazione del 1988 dedicata a Mons. Cicuttini: «Mons. Luigi Cicuttini si colloca tra i numerosi vescovi friulani di questo secolo i quali, esprimendo il meglio del carattere della loro gente, lavorarono nel solco della tradizione, convinti della parola evangelica: Ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile ad un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Viviamo in un tempo di memoria corta per cui i ricordi del passato si dileguano velocemente. Per questo è doppiamente importante avere momenti in cui facciamo memoria specialmente di quelle persone che ci hanno preceduto e che hanno lasciato in eredità un esempio di alto profilo umano, cristiano e, per mons. Cicuttini, sacerdotale ed episcopale. Essi, infatti, come scrive mons. Battisti, contribuiscono a tenere vivo in noi il meglio dell’identità friulana, delle sue virtù umane, cristiane e sacerdotali.

Per quanto ho letto su di lui, mi sembra di poter confermare che mons. Cicuttini è stato uno di quegli esempi a cui merita ancora ispirarsi. Ben possiamo applicare a lui il titolo di “servo fedele” di cui ci ha parlato Gesù nel Vangelo. Dotato dalla provvidenza di ricchi talenti di intelligenza e di capacità di governo, li ha spesi con quotidiana fedeltà e generosità a servizio dei fratelli che gli erano stati affidati da Cristo perché fosse un loro buon amministratore e pastore.

La volontà di Dio gli chiese, poi, di passare attraverso una pesante prova di debolezza in tutti i sensi, a causa di una malattia invalidante che gli ha fatto vivere sulla sua persona le parole del libro della Sapienza appena ascoltate: «Per una breve pena riceveranno grandi benefici perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé; li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto».

Qui, però, cedo la parola a mons. Giampaolo D’Agosto che è stato per molti anni al fianco di mons. Cicuttini come suo fedele segretario. Ho chiesto a lui di mettere in luce le virtù di questo Vescovo che vede ancora luminose a 50 anni dalla sua morte.