Messaggio per la Quaresima 2016 – «Ecco ora il momento favorevole, il giorno della salvezza» (2 Cor 6,2)

Cari fratelli e sorelle,

il tempo liturgico della santa Quaresima è un’occasione particolarmente propizia per vivere sia personalmente che comunitariamente l’Anno Santo della Misericordia. Facendo mie le parole dell’apostolo Paolo, invito tutti a considerare il tempo quaresimale, come un “momento favorevole” per rinnovare in profondità la propria coscienza purificandola dentro la Misericordia di Dio.

È l’impegno che ci propone Papa Francesco nel suo intenso messaggio per la Quaresima 2016 che invito a meditare e del quale voglio farmi eco con qualche sottolineatura.

1. «Lasciatevi riconciliare con Dio»

La prima opera di misericordia a cui il Santo Padre invita è quella di riconoscere che siamo noi i poveri che hanno bisogno di misericordia. Scrive: «Davanti a questo amore forte come la morte (cfr Ct 8,6), il povero più misero si rivela essere colui che non accetta di riconoscersi tale. Crede di essere ricco, ma è in realtà il più povero tra i poveri. Egli è tale perché schiavo del peccato, che lo spinge ad utilizzare ricchezza e potere non per servire Dio e gli altri, ma per soffocare in sé la profonda consapevolezza di essere anch’egli null’altro che un povero mendicante. E tanto maggiore è il potere e la ricchezza a sua disposizione, tanto maggiore può diventare quest’accecamento menzognero. Esso arriva al punto da neppure voler vedere il povero Lazzaro che mendica alla porta della sua casa (cfr Lc 16,20-21), il quale è figura del Cristo che nei poveri mendica la nostra conversione».

La Quaresima sia tempo favorevole per risvegliare in noi «la profonda consapevolezza di essere null’altro che poveri mendicanti». Le nostre comunità cristiane offrano ai cristiani occasioni spirituali per riconoscere le proprie povertà morali e spirituali e per affidarsi a Gesù, Buon Samaritano, che guarisce con la sua misericordia.

Torno a raccomandare, in particolare, le celebrazioni penitenziali comunitarie all’interno delle quali il cristiano possa vivere anche, personalmente, il sacramento della Riconciliazione. Queste celebrazioni possono essere inserite anche all’interno di quella particolare esperienza di adorazione eucaristica che sono le “24 ore per il Signore” e che Papa Francesco ha esplicitamente proposto nella Quaresima di questo Anno Santo. 

2. «Misericordia io voglio e non sacrifici» (Mt 9,13)

Dal nostro cuore, guarito dalla misericordia di Dio, sgorghino, poi, delle gocce di misericordia. Il Papa insiste ancora sulle sette opere di misericordia corporale e di misericordia spirituale che, anch’io, ho commentato nella lettera pastorale «Eterna è la sua misericordia». Egli scrive: «È un miracolo sempre nuovo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore del prossimo e animando quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale. Esse ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo. Perciò ho auspicato «che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporali e spirituali. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina” (ibid., 15). Nel povero, infatti, la carne di Cristo “diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura». 

Proviamo a sceglierci, come impegno di conversione quaresimale, una delle opere di misericordia e metterla concretamente in pratica. Passiamo dalle parole ai fatti, magari anche piccoli, ricordando il monito di Gesù: «Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7,21).

Concludo questo messaggio quaresimale lasciandovi ancora le parola di Papa Francesco e la sua invocazione rivolta a Maria: «Non perdiamo questo tempo di Quaresima favorevole alla conversione! Lo chiediamo per l’intercessione materna della Vergine Maria, che per prima, di fronte alla grandezza della misericordia divina a lei donata gratuitamente, ha riconosciuto la propria piccolezza (cfr Lc 1,48), riconoscendosi come l’umile serva del Signore (cfr Lc 1,38)».

10-02-2016