Sette paragrafi suddivisi in due sezioni, un testo agile e aperto ad applicazioni che – negli intenti del suo estensore – possono essere diversificati nei diversi territori dell’Arcidiocesi. È la Lettera pastorale «Volgiamo lo sguardo a Gesù Cristo nostra speranza», la prima che mons. Riccardo Lamba ha voluto rivolgere alla Chiesa udinese.
La Lettera pastorale ha sullo sfondo il Giubileo 2025, che avrà per tema «Pellegrini di speranza». Fin dalla copertina – in cui campeggia uno splendido crocifisso dallo sguardo sereno e gli occhi aperti – emerge come mons. Lamba abbia voluto mettere in evidenza che la speranza cristiana è fondata su Cristo risorto, che i cristiani sono chiamati a portare in ogni luogo essi vivano: famiglie, comunità cristiane, posti di lavoro o di studio, luoghi di cura, case circondariali.
La prima sezione è intitolata «Cristo nostra speranza» ed esplora, in due articolati paragrafi, il desiderio umano di una speranza «che non delude», che «non trova pace finché non riposa nel Signore».
La seconda parte («La speranza, anima della vita cristiana») passa in rassegna alcuni ambiti in cui la speranza cristiana emerge in modo travolgente: l’iniziazione cristiana, la catechesi, la vita interiore, il pellegrinaggio, la carità. È fortissimo il legame tra la speranza cristiana, radicata nella risurrezione di Cristo, e la spinta missionaria dell’annuncio evangelico; un legame sancito anche nella data di pubblicazione della Lettera: 1° ottobre, memoria di Santa Teresa di Lisieux patrona delle missioni.
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