Omelia in occasione dell’ordinazione diaconale di due religiosi saveriani (8 dicembre 2022)

08-12-2022

Cari fratelli e sorelle, la nostra Chiesa diocesana accoglie con gioia questi due giovani che chiedono l’ordinazione al diaconato accompagnati dai loro superiori, educatori e confratelli della Congregazione dei Missionari Saveriani.

Essi vengono dalla lontana Indonesia, dove li ha raggiunti la chiamata di Gesù: «Andate e predicate il Vangelo ad ogni creatura». Hanno risposto con generosità e sono entrati a far parte della famiglia missionaria fondata dal Vescovo Guido Maria Conforti.

L’ordinazione diaconale ha un forte significato missionario. Tra poco, infatti, metterò nelle loro mani il Santo Libro dei Vangeli accompagnando il gesto simbolico con una impegnativa consegna: «Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei diventato l’annunciatore; credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che impegni».

Si tratta di un vero programma di vita per un missionario, il quale è chiamato e inviato da Cristo, attraverso la Chiesa, ad annunciare il suo Vangelo. Non basta, però, che egli ci metta la sua voce, ma deve metterci anche la vita, perché quel Vangelo è, ormai, tutta la sua vita. Così ci hanno testimoniato tanti missionari martiri, anche saveriani, che hanno donato il Vangelo e il loro sangue perché predicare Gesù Cristo era più importante della stessa vita fisica.

Preghiamo, allora, cari fratelli e sorelle, per questi due giovani perché, con la grazia dello Spirito Santo che riceveranno nell’ordinazione diaconale, continuino la grande tradizione missionaria dei confratelli che li hanno preceduti. Si unisce alla nostra preghiera la Chiesa dove sono nati, in cui hanno ricevuto la fede, la vocazione e dalla quale sono partiti. Si unisce la Chiesa celeste che invocheremo con le litanie dei santi. Questa grande preghiera corale ha come unica intenzione quella di invocare dal Padre lo Spirito Santo che Gesù ha effuso sui suoi apostoli trasformandoli nei primi missionari. A nome di tutti, il Vescovo lo invocherà solennemente con queste parole: «Ora, o Padre, ascolta la nostra preghiera: guarda con bontà questi tuoi figli che noi consacriamo come diaconi [..]. Ti supplichiamo, o Signore, effondi in loro lo Spirito Santo che li fortifichi con i sette doni della tua Grazia, perché compiano fedelmente l’opera del ministero».

È unita, in modo particolare, alla nostra preghiera la Vergine che oggi la Chiesa ricorda e festeggia col titolo di Immacolata Concezione. È una provvidenziale coincidenza che l’ordinazione diaconale di questi giovani avvenga in una grande festa mariana, perché Maria è la grande Madre e Regina dei missionari. Ha pregato nel cenacolo in mezzo ai dodici apostoli invocando lo Spirito Santo su di loro, che li trasformò in coraggiosi annunciatori del Vangelo del suo Figlio. In questa celebrazione invoca sicuramente lo stesso Spirito Santo su questi due giovani che continueranno l’opera degli apostoli.

In Maria, oltre che l’intercessione, essi possono trovare un sublime esempio. Grazie al suo grande “sì” detto all’angelo Gabriele, lo Spirito Santo è sceso su di lei e l’ha completamente consacrata a Gesù e alla missione di donare il Salvatore agli uomini. Il Figlio di Dio, che si faceva carne nel suo grembo, diventava veramente tutta la sua vita; offrirlo agli uomini diventava l’unico scopo della sua esistenza.

Questo sia il programma di vita anche di questi due giovani e in questa loro donazione si sentano sempre accompagnati dall’intercessione della Vergine Immacolata.

Continuiamo, ora, la nostra celebrazione, che segue la tradizione della Chiesa che, fin dalle origini, ha inviato i suoi missionari riunendosi in preghiera, imponendo su di loro le mani e invocando il dono sello Spirito Santo.