Omelia in occasione delle esequie di don Gianni Arduini (25 agosto 2020)

25-08-2020

Cari Fratelli e Sorelle,

don Gianni Arduini ha concluso il suo pellegrinaggio terreno che la Provvidenza di Dio gli aveva assegnato e ci ha lasciati. L’ultimo tratto di questo pellegrinaggio è stato per lui molto faticoso e sofferto sia nel corpo che nell’anima, come sanno le persone che con affetto e dedizione gli sono state vicine e lo hanno sostenuto e alle quali desidero, in questo momento, esprimere un sentimento di sincera riconoscenza. Per quanto abbiamo potuto intuire ha vissuto un tempo di croce pesante per la progressiva debolezza che lo aveva preso e un tempo di purificazione interiore che lo ha preparato all’incontro finale con il Signore Gesù nel quale ha creduto, al quale era stato consacrato col battesimo e al quale si era offerto con l’ordinazione sacerdotale.

Mentre don Gianni incontra faccia a faccia Gesù risorto e gli presenta tutta la sua vita e i suoi 54 anni di ministero sacerdotale vogliamo essergli ancora vicini con la nostra preghiera fraterna e con l’offerta in suo suffragio di questa S. Messa di esequie che abbiamo scelto di celebrare in questa chiesa parrocchiale di Nimis da dove era iniziata la sua vita cristiana e dove torna per riposare in pace.

Nella mente e nel cuore di ognuno di noi tornano i ricordi personali di don Gianni uniti ad un sentimento di dolore, di amicizia, di riconoscenza. In questo momento, egli ci chiede la carità di trasformare i nostri ricordi e i nostri sentimenti in preghiera di suffragio che è il più bel dono d’amore che possiamo offrirgli, sostenuti dalla fede e dalla stessa speranza nella vita eterna.

Le letture della Parola di Dio che abbiamo poco fa ascoltato, possono illuminare e dare voce alla nostra preghiera. Il libro dell’Apocalisse ci ha rivolto questa consolante promessa: “Beati i morti che muoiono nel Signore. Si – dice lo Spirito – essi riposeranno dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono”.

Per quanto abbiamo conosciuto don Gianni, possiamo credere che va incontro al Signore raccomandato dalle opere che ha compiuto. Sono state, infatti, opere buone perché ci accorgiamo che sono tra quelle che Gesù richiede ai suoi discepoli alla fine della loro vita terrena, come abbiamo ascoltato nel testo del Vangelo. Don Gianni ha avuto una particolare attenzione e sensibilità per chi era in condizione di debolezza, di povertà, di emarginazione; una sensibilità e una solidarietà che ha dimostrato nei molti anni vissuti nella parrocchia di San Giovanni al Natisone e maturata ancor di più nel delicato servizio di Presidente della Fondazione “Casa Immacolata”, proseguendo l’opera dell’indimenticato don Emilio De Roja. Là ha accolto e sostenuto, con l’aiuto di preziosi collaboratori, giovani giunti da lontano senza alcuna sicurezza o adulti provati da pesanti vicende della vita. Gesù afferma: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avere fatto a me”. Con questo biglietto da visita don Gianni si presenta adesso davanti a Gesù che scruta il profondo del cuore, anche dove noi non arriviamo a vedere.

Nel profondo del cuore di don Gianni il Signore riconoscerà anche la sua fede e la sua sensibilità spirituale. Era una sensibilità genuina che lo ha portato a maturare una forte sintonia con la spiritualità della Comunità di Taizé che egli ha personalmente frequentato e ha portato qui da noi sia negli anni di servizio a San Giovanni al Natisone che in quelli di Presidenza a “Casa Immacolata”. Alla spiritualità di Taizé ha condotto molti giovani offrendo loro una strada di grande qualità evangelica per la loro formazione umana e cristiana. So che molti, dopo anni, gli sono ancora riconoscenti.

Dice lo Spirito nell’Apocalisse: “Coloro che muoiono nel Signore, accompagnati dalle loro opere buone, riposeranno dalle loro fatiche”. Questa è la grazia più bella che possiamo invocare per don Gianni in questa S. Messa di esequie. Il Signore Gesù lo accolga come suo discepolo fedele, perché lui lo ha riconosciuto in chi era povero ed emarginato. Veda il suo cuore onesto e buono, lo purifichi dalle debolezze che tutti portiamo con noi e lo accolga nel suo riposo eterno di luce, pace e consolazione perfetta, accompagnata dalla Vergine Maria Immacolata che don Gianni ha ogni anno venerato nella Casa a lei dedicata. Caro don Gianni, riposa in pace.

Duomo di Nimis, 25 agosto 2020