INTERVENTO NELL’INCONTRO CON IL SINDACO DI UDINE, CON LA GIUNTA E I CAPIGRUPPO DEL CONSIGLIO COMUNALE

05-02-2011


 


Saluto cordialmente il Signor Sindaco e i Signori Assessori e Capigruppo del Consiglio comunale. Ringrazio per l’opportunità che mi è stata offerta di questo incontro nel contesto della mia prima visita pastorale al Vicariato urbano.


 


Scrive S. Paolo nella Prima Lettera a Timoteo: ‘Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità’ (2,1-2).


Accogliendo l’invito dell’apostolo prometto anch’io, prima di tutto, la preghiera per tutti coloro che in questo momento hanno la responsabilità di governare e amministrare i cittadini del comune di Udine. Chiedo a Dio il dono della sua Sapienza che il giovane re Salomone invocò, all’inizio del suo regno, con una celebre preghiera: ‘Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, [..] dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te [..] perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve incapace di comprendere la giustizia e le leggi’ (Sap 91-5).


In questo tempi di pluralismo che giunge fino al relativismo, è chiesta agli amministratori del bene comune, accanto all’impegno e alla competenza, anche una vera sapienza che è qualità del cuore e della coscienza. Questa sapienza illumina la mente e permette di vedere quali siano le scelte che a lungo termine saranno positive per la vita personale e sociale di un comune e di una città. La invoco dallo Spirito di Dio per ognuno di voi, Signor Sindaco e Signori Amministratori.


 


Accanto alla preghiera,  colgo l’occasione per rinnovare la disponibilità alla più piena collaborazione da parte mia personale, dei parroci e delle comunità parrocchiali della città.


Desideriamo tutti vivere in una città che si distingue per un sereno benessere, per la qualità delle relazioni, per gli elevati interessi culturali, per l’intensa spiritualità che fa respirare l’anima. La Chiesa di Udine è pronta a collaborare in tutti i modi possibili per creare una città con queste caratteristiche.


Vescovo, sacerdoti, religiosi e laici delle parrocchie ci sentiamo impegnati a tenere viva nelle coscienze la sensibilità per quei valori che definiamo ‘non negoziabili’: il rispetto inviolabile di ogni vita umana, il sostegno delle famiglie e della loro stabilità, l’amore autentico ed educativo verso i piccoli che crescono, l’attenzione privilegiata ai più deboli per non lasciarli indietro nella corsa della vita.


Questi valori sono come stelle luminose sulle quali orientarsi per promuovere un bene comune che, se è autentico, deve riguardare tutta la persona e tutte le persone.


Siamo pronti a collaborare sia con le parole che con i fatti attraverso, in particolare, le parrocchie, le loro molteplici iniziative spirituali ed educative e le loro strutture.


 


Ci auguriamo che si sviluppi sempre di più il principio della sussidiarietà grazie al quale il pubblico e il privato collaborano e si sostengono reciprocamente, evitando sovrapposizioni o contrapposizioni ma valorizzando quanto ognuno può offrire.


Per quanto riguarda la Diocesi penso all’importanza delle scuole dell’infanzia parrocchiali, delle diverse realtà scolastiche guidate dalle suore e dai religiosi, degli oratori, della grande attività della caritas, dei centri di accoglienza di persone che patiscono varie forme di disagio, delle scuole e centri teologici e culturali e altro.


Sono questi i contributi della Chiesa alla costruzione del bene comune nella città di Udine. Anche a prezzo di grandi sacrifici, continuiamo ad offrirli sempre aperti alla collaborazione con chiunque abbia a cuore la crescita delle persone e una vita sociale serena di alta qualità.


Devo riconoscere in questa occasione che l’apertura al dialogo e alla collaborazione è buona e incoraggiante sia con l’Amministrazione che con altri soggetti sociali.


La Provvidenza di Dio ci guidi a camminare su queste strada che viene dalle comuni radici cristiane e ha come riferimenti segnaletici i grandi valori che hanno qualificato la civiltà europea.