GIOVANI DITE “SI'” A DIO. MESSAGGIO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DIOCESANA DEL SEMINARIO

Messaggio dell'Arcivescovo nella Giornata di preghiera per il Seminario e le Vocazioni

In questo primo periodo del mio ministero di Vescovo nella Chiesa di Udine, sono stato ospite del seminario. Nel palazzo arcivescovile, infatti, erano utili alcuni interventi che con prontezza sono stati avviati. Ho pensato di chiedere accoglienza al rettore del Seminario perché era per me una provvidenziale opportunità per iniziare un rapporto diretto con quella che è una delle più importanti comunità dell’Arcidiocesi. Vivere ogni giorno in Seminario mi ha permesso, tra l’altro, di cominciare una conoscenza personale con ogni seminarista. Ho incontrato giovani sereni e convinti, che sono giunti alla decisione di iniziare il cammino verso il sacerdozio, dopo aver fatto una ricerca seria e aver lasciato con coraggio altre prospettive sia professionali che affettive.

Questi giovani, però, sono pochi se guardiamo alle esigenze della nostra Diocesi. Questo è il vero problema e la sfida che ci sta davanti. Parlo di sfida perché sono convinto che ci sono altri ragazzi e giovani che portano nel cuore la chiamata al sacerdozio; ma hanno bisogno di essere aiutati a capirsi e a decidere perché da soli è molto difficile che ce la facciano.

Ce lo insegna anche la Sacra Scrittura del racconto della vocazione del profeta Samuele (cfr 1 Sam 3,1-21). Il piccolo Samuele sentiva dentro di sé la voce di Dio che lo chiamava per nome ma non riusciva da solo a riconoscerla. Ebbe bisogno dell’anziano sacerdote Eli per capire la sua vocazione e abbracciarla, diventando il grande profeta che guidò il popolo di Dio. Tutti vogliamo bene ai nostri ragazzi e giovani e desideriamo renderli felici. Ora la gioia più profonda per un giovane è scoprire che Dio lo ha chiamato alla vita con una vocazione per la quale vale la pena di donare tutto se stesso.

Facciamo un grande dono ai nostri figli aiutandoli a scoprire la loro vocazione. Aiutiamo, in particolare, i ragazzi e i giovani che Dio chiama a diventare pastori della nostra Chiesa di Udine.

Abbiamo certamente bisogno di giovani che realizzino la vocazione al matrimonio, formando famiglie cristiane che donano figli per un futuro delle comunità cristiane e di tutta la società.

Ma abbiamo ugualmente e urgentemente bisogno di nuovi sacerdoti, perché la Chiesa di Udine abbia un futuro. Accanto a laici impegnati, è necessario il ministero del Vescovo e dei sacerdoti. Senza di essi la Chiesa non vive perché non vive senza predicazione del Vangelo, senza la celebrazione dell’Eucaristia, senza il perdono dei peccati.

Preghiamo e doniamo, allora, tutti il nostro contributo per meritarci nuovi sacerdoti. Gesù, Buon Pastore, ci ascolti e ci esaudisca per l’intercessione della sua e nostra Madre.

20-11-2009