Messaggio di solidarietà in occasione dell’ondata di maltempo del 24 luglio 2023 (25 luglio 2023)

Cari Fratelli e care Sorelle,

perturbazioni atmosferiche di inusuale violenza stanno colpendo i nostri paesi causando un po’ ovunque danni molto gravi alle case, ai campi coltivati, alle auto, agli stabilimenti produttivi e alle chiese.

Le forze della natura ci fanno toccare con mano che restiamo creature deboli con mezzi fragili per difenderci, pur col progresso tecnologico di questi decenni.

Desidero, prima di tutto, esprimere la mia vicinanza alle comunità, alle famiglie, alle aziende che sono state più pesantemente colpite.

Ricordo, poi, che nelle litanie delle rogazioni c’era questa invocazione: «A fulgure et tempestate libera nos Domine» («Liberaci, Signore, dalle folgori e dalla tempesta»). La prova che stiamo subendo ci spinga a riunirci nelle famiglie e nelle Chiese per invocare Dio Padre, la Vergine Maria e i Santi a cui siamo devoti, perché ci salvino da mali gravi.

La reazione più forte a questi disastri naturali è sempre la solidarietà. Le istituzioni pubbliche, i Vigili del fuoco, la Protezione civile si stanno lodevolmente impegnando. Alla loro opera aggiungiamo l’aiuto reciproco e spontaneo, come il Friuli ha sempre saputo fare. Come non mai, in questi casi l’unione fa la forza e sostiene tutti, specialmente i più danneggiati.

Infine, non possiamo non sentire un forte richiamo a conservare un giusto equilibrio tra l’uomo e la natura. Papa Francesco ha richiamato più volte a questa responsabilità e ognuno può fare la sua parte pensando anche a quale mondo lasciamo alle future generazioni.

Invoco una benedizione particolare di Dio, per intercessione della Madonna di Castelmonte, su tutto il Friuli.

25-07-2023