Omelia per le esequie di suor Maria Grazie, co-fondatrice della comunità delle Clarisse di Moggio

14-01-2015
Cari fratelli e sorelle, 
ci è facile riconoscere suor Maria Grazia tra il gruppo delle vergini che accompagnano, con la lampada accesa, lo sposo alla festa di nozze. Era pronta con la lampada della fede e dell’amore accesa e con una buona riserva di olio fatto di preghiera, di paziente attesa, di consegna di tutta se stessa alla imprevedibile Provvidenza di Dio.
 
Gesù suo Sposo, al quale si era consacrata, ha avuto verso di lei un amore esigente. Prima di introdurla alla festa di nozze l’ha voluta dietro a sé sulla via della croce, come Maria che ha  accompagnato suo Figlio, passo passo, fin sotto la croce. 
 
Suor Maria Grazia si è trovata sotto la croce del dolore fisico, del corpo che si indeboliva e decadeva progressivamente a causa di un male inarrestabile. Sotto questa prova dura e prolungata, ha vissuto anche la croce del cuore e dell’anima. Gesù l’ha resa partecipe della sua agonia e del calice amaro che a lui stesso è costato gemiti e lacrime quando ha accettato liberamente di berlo fino in fondo. Chi è stato vicino a suor Maria Grazia ha colto qualche momento della sua lotta interiore resa più dura dal suo carattere forte e dalla sua intelligenza.
 
Ma nel più profondo di se stessa ha prevalso la sua consacrazione allo Sposo Gesù e con lui ha condiviso la grande preghiera: “Padre, se questo calice non può passare, sia fatta la tua volontà”. Questa preghiera, che lo Spirito Santo ha fatto crescere in lei, credo sia stata la sorgente di quella sorprendente serenità che, nonostante tutte le ripetute prove, ha custodito la sua mente e il suo cuore. Certamente a questa serenità hanno contribuito tutte le persone che con fedeltà e delicatezza sono state costantemente vicine a suor Maria Grazia: le consorelle della comunità, le sorelle di famiglia, il dott. D’Orlando e altri medici.
 
Come una vergine sposa prediletta, Gesù ha voluto che suor Maria Grazia condividesse lo scopo del suo sacrificio sulla croce. Quante volte, negli incontri che abbiamo avuto, mi ha assicurato che offriva la sua preghiera e la sua sofferenza per il vescovo, per i sacerdoti, per la Chiesa, per la sua comunità, per tante persone. Era un amore da consacrata a Dio e ai fratelli, purificato da Gesù e dalla sua croce. 
 
Continuerà ora a vivere questo amore di intercessione vicino a Gesù che, come dice la lettera agli Ebrei, è sempre vivo a intercedere a nostro favore; e si trova accanto a Maria che è la prima ad intercedere con suo Figlio Gesù e con tutti i santi. 
 
Abbiamo sentito le consolanti parole di san Paolo: “Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con Cristo.  E se siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione”. 
 
Nel suo corpo suor Maria Grazia è stata realmente crocifissa con Cristo il quale l’ha resa partecipe di una morte simile alla sua, una morte di croce. Ora Gesù mantiene con la sua consacrata la promessa di renderla ancora simile a lui nella sua risurrezione. Aveva abbracciato la vocazione di consacrata contemplativa per rendere testimonianza ai fratelli che chi crede in Gesù può rinunciare a tutto perché è sostenuto dalla speranza che ormai la morte non ha più potere su di lui come non lo ha su Gesù crocifisso e risorto. Ci ha lasciato questa testimonianza in una progressiva consumazione vissuta nella serenità della preghiera e dell’offerta di se stessa alla Chiesa e ai fratelli. Ha portato a compimento la sua vocazione di consacrata.
 
Ora è entrata con la lampada accesa alla festa delle nozze eterne dietro al suo Sposo che è venuto a prenderla con sé. Quella sua lampada accesa indica la direzione di cammino anche a noi per arrivare puntuali alla porta quando sarà il nostro momento di cui non possiamo sapere né il giorno, né l’ora. Lì ci aspetta suor Maria Grazia e spera di rivederci tutti, come lo sperano tante sorelle e fratelli che sono stati nostri compagni di viaggio e sono già passati oltre la soglia della morte. Sono già seduti alla festa di nozze dove Gesù ha preparato anche per ognuno di noi il posto. Preghi per noi suor Maria Grazia perché arriviamo tutti ad occupare il nostro posto nella comunione dei Santi