Cari fratelli e sorelle,
celebriamo la Santa Messa di esequie in suffragio della nostra suor Lidwine uniti nella preghiera con la Madre generale, con tutte le sue consorelle e con i suoi parenti che si trovano in Burundi. La distanza non ha permesso loro di partecipare di persona al funerale di suor Lidwine e questa impossibilità ha reso certamente ancora più forte il loro dolore.
Alla Madre generale, a tutte le suore della Congregazione Bene Maria e ai parenti di suor Lidwine esprimo a nome mio personale, del parroco e della comunità cristiana di Mortegliano e di tutta la nostra diocesi le più fraterne e commosse condoglianze per la perdita improvvisa e inattesa di questa brava suora che ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti noi.
In questo momento di prova cerchiamo forza e speranza nella fede in Gesù Cristo e nella Parola di Dio che abbiamo appena ascoltato.
Il libro della Sapienza ci ha detto: “Il giusto anche se muore prematuramente si troverà in un luogo di riposo”. Ai nostri occhi sembra proprio che suor Lidwine ci sia stata strappata prematuramente e in modo così inaspettato da non aver avuto neppure il modo di prepararci un po’ alla sua perdita. Non pretendiamo di avere una spiegazione a questa sua morte perché non possiamo capire la misteriosa volontà di Dio che decide per ognuno di noi quando e dove donarci gratuitamente l’esistenza su questa terra e stabilisce per quanti giorni dura il nostro pellegrinaggio terreno.
Ci uniamo, piuttosto, in preghiera chiedendo la grazia che siano vere per suor Lidwine le consolanti parole udite sempre dal libro della Sapienza: “Giunta in breve alla perfezione ha conseguito la pienezza di tutta la vita. La sua anima era gradita al Signore perciò si affrettò ad uscire dalla malvagità”.
La perfezione e la pienezza della vita non si raggiungono vivendo tanti anni su questa terra ma vivendoli in modo intenso; avendo, cioè, nel cuore un grande amore per Dio Padre e per Gesù e donandosi alla Chiesa e ai fratelli.
Ho avuto poche occasioni per conoscere personalmente suor Lidwine ma, guardando al percorso della sua esistenza terrena, mi pare di poter dire che ha vissuto in pienezza il tempo che la Provvidenza le ha dato. Si è offerta in modo totale a Gesù come egli chiede a coloro che vogliono seguirlo più da vicino. Si è consacrata a Lui nella Congregazione Bene Maria con i voti di povertà, verginità e obbedienza. Ha preso sul serio questa consacrazione rinunciando ad ogni suo progetto e mettendosi completamente e serenamente a disposizione della Volontà di Dio Padre che passava anche per quella delle sue superiore. E così, fedele all’obbedienza promessa, si è resa disponibile anche ad andare lontano dal suo paese di origine, dagli affetti familiari, dalla cultura in cui era cresciuta. E’ giunta in Italia ed è arrivata fin da noi in Friuli affrontando vicende non facili e sofferenze; ma sempre con serenità nel cuore e nel volto e con grande disponibilità a donarsi alle persone e alla comunità tra le quali il Signore l’aveva condotta.
Non è facile mettere a disposizione in questo modo la propria vita. Bisogna custodire nel cuore un grande amore per Gesù al di sopra di qualunque altro interesse ed essere spinti da una forte passione missionaria per la Chiesa e per i fratelli, ovunque si viene inviati.
Chi impegna gli anni della propria esistenza con questo amore, non solo non li spreca ma “ha conseguito la pienezza della vita”. Chi ha conosciuto meglio di me suor Lidwine credo possa testimoniare che questa suora ha vissuto in questo modo, raggiungendo, perciò, la pienezza della vita.
Per questo possiamo avere la serena speranza che quando Gesù è giunto da lei in modo così improvviso l’ha trovata pronta come le vergini sagge della parabola evangelica. Non era stata avvisata prima che lo Sposo stava per farle la visita finale ma ugualmente crediamo che suor Lidwine sia stata pronta a seguirlo con cuore aperto e con la lampada accesa; quella lampada che ha alimentato lungo tutta la sua vita con la fede, la preghiera e l’amore.
Noi offriamo con tanto affetto questa Santa Messa di esequie per lei, perché abbia adesso il suo posto alla festa delle nozze eterne con Gesù, suo Sposo, a cui si era consacrata nella verginità.
Lì ci aspetta quando sarà il nostro turno e da lì certamente prega per le consorelle della sua Congregazione, per i parenti e per tutte le persone che ha amato.