‘Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza’ (Sal 65,12). Inizio con questa Parola di Dio, presa dal salmo 65, il nostro incontro.
Ci siamo riuniti all’inizio del nuovo anno pastorale 2012-13 per rafforzare la comunione con il Signore Gesù e tra di noi e per condividere alcuni progetti e programmi sui quali tutte le nostre comunità cristiane saranno invitate a camminare.
Le parole del salmista ci suggeriscono l’atteggiamento spirituale da rinnovare in noi: ‘Coroni l’anno con i tuoi benefici’. Questo anno pastorale è del Signore prima che nostro. Guardiamo a lui prima che a noi, ai nostri progetti, ai nostri impegni; come a volte abbiamo la tentazione di fare.
La Chiesa di Udine è di Gesù, sua Sposa e suo gregge che non sarà mai abbandonato dal Buon Pastore che per noi ha dato e continua a dare la sua Vita. Per questo camminerà con noi ‘ come con i due discepoli di Emmaus ‘ anche nei prossimi mesi e in tutte le comunità piccole e grandi. Non mancherà di ‘coronare’ anche quest’anno pastorale con i suoi benefici, con le sue grazie. Con la potenza del suo Santo Spirito, può far germogliare frutti abbondanti nei solchi del suo campo, nel cuore di tante persone.
Questa è la fede e la speranza che oggi vogliamo rinnovare tutti assieme, pronti a farci sorprendere da Colui ‘che che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi’ (Ef 3,20).
Del Signore Gesù e dell’opera dello Spirito Santo vogliamo metterci ancora a disposizione collaborando con le grazie che lui sta donando e donerà a noi e a tutta la Chiesa diocesana.
L’Anno della fede
Una prima grazia è e sarà l’Anno della fede indetto da Benedetto XVI per ricordare i 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II e i 20 anni della promulgazione del Catechismo della Chiesa cattolica. La fede in Gesù crocifisso per noi e risorto da morte è il più grande dono che abbiamo ricevuto e fondamento della nostra speranza e di gioia profonda, la gioia che provarono i due discepoli di Emmaus quando riconobbero il Signore risorto che donava loro il pane dell’eucaristia.
Sarà bello per ognuno di noi rinnovare la propria esperienza di fede, testimoniarcela l’uno con l’altro e aiutare altri fratelli a scoprirla.
Avremo occasioni e iniziative per valorizzare la grazia dell’Anno della fede. Le ho già annunciate nell’omelia dei primi vespri dei SS. Patroni Ermacora e Fortunato e saranno presentate nella lettera pastorale che sto preparando per l’Anno della fede. Ricordo le più rilevanti:
1. La lettera pastorale ‘Ho creduto, perciò ho parlato’.
Accogliendo l’invito del Papa ho pensato di scrivere una lettera pastorale che ci aiuti a riflettere sulla nostra esperienza di fede.
E’ rivolta a tutti sia per la lettura e meditazione personale, sia per incontri di gruppo e formativi. Invito a consegnarla a tutti i presenti negli incontri foraniali di inizio dell’anno pastorale.
2. Le schede per l’ascolto e la meditazione del vangelo di Luca.
La fede cristiana inizia con l’ascolto della Parola di Dio. Questo sussidio continua il cammino degli scorsi anni e vuol diffondere le occasioni di preghiera e meditazione sul Vangelo che ci sarà proclamato nelle S. Messe domenicali del 2013
3. Continuare l’impegno sul tema dell’educazione stimolati anche dall’Anno della fede.
Nella lettera pastorale sottolineo come questo anno dedicato all’esperienza di fede ben si inserisce nel nostro cammino sul tema dell’educazione cristiana. Ci ricorda la prima condizione per essere educatori cristiani. Essa è indicata dallo stesso titolo della lettera: ‘Ho creduto, perciò ho parlato’. La fede in Gesù ha bisogno, prima che di maestri, di testimoni convinti e, perciò, convincenti.
4. Alcuni appuntamenti importanti:
– In forania: invito a incentrare la celebrazione di inizio dell’anno pastorale sul tema della fede annunciando l’Anno della fede e consegnando la lettera pastorale
– in diocesi: la celebrazione di inizio dell’Anno della fede il giorno 11 ottobre, anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II
– tra le quattro diocesi della Regione: il pomeriggio del 29 giugno, festa dei S. Pietro e Paolo nella basilica di Aquileia.
Il tema dell’educazione alla fede
Un’altra grazia che il Signore Gesù sta alla nostra Chiesa è il cammino sul tema dell’educazione e dell’educazione alla fede.
Come ricordavo nell’omelia sempre dei vesrpi dei S. Patroni, lo abbiamo avviato lo scorso anno attraverso il sussidio ‘Educare alla vita buona del Vangelo nella Chiesa di Udine’, migliaia di educatori e genitori si sono coinvolti offrendo preziose osservazioni ed indicazioni. Altrettanto prezioso è stato il contributo del Convegno diocesano del 19 maggio scorso.
Possiamo dire che, passo dopo passo, stiamo creando una condivisione su che cosa la Chiesa intenda per educazione; su quali siano gli obiettivi, le condizioni, le attenzioni per una buona azione educativa. Questa condivisione è necessaria per creare in diocesi una reale alleanza educativa. Le conclusioni a cui siamo giunti cercheremo, ora di applicarle alle nostre concrete attività educative che portano avanti le famiglie, le parrocchie, le foranie, le associazioni, le scuole, ecc.
La più importante e impegnativa azione educativa che offriamo ai nostri figli è il cammino di iniziazione cristiana che comincia con il battesimo e si conclude con la cresima.
E’ la più importante perché con questa azione educativa (che comprende il catechismo, l’esperienza dei sacramenti, altre varie esperienze) noi trasmettiamo alle nuove generazioni la nostra fede e contribuiamo a formare nuove coscienze cristiane.
E’ impegnativa perché conosciamo tutti le molte difficoltà che sta incontrando e che mettono a dura prova i ragazzi, i genitori, i catechisti e gli altri educatori.
Nell’Anno della fede cominceremo a prendere in considerazione il cammino di iniziazione cristiana con l’obiettivo proprio di trasmettere la fede ai bambini, ragazzi e giovani.
Offriremo tre itinerari, con relativi sussidi: da 0 a 6 anni; per i bambini che si preparano alla prima confessione e la prima comunione; per i ragazzi delle medie e delle superiori.
Li presenteranno d. Alessio Geretti, direttore dell’ufficio catechistico, e d. Maurizio Michelutti, direttore dell’ufficio di pastorale giovanile.
La presenza dell’Arcivescovo nel territorio della diocesi
Penso sia un impegno del Pastore anche farsi vicino alle persone e alle comunità cristiane. Sto cercando di farlo in ogni occasione che mi si presenta.
Quest’anno ho deciso due appuntamenti particolari in cinque zone:
– un incontro di spiritualità con i giovani di cui parlerà sempre d. Maurizio Michelutti
– un incontro con i consigli pastorali foraniali che presenterà il Direttore del Consiglio Pastorale diocesano, Piera Burba
Nuovi responsabili degli uffici pastorali
Concludo informando che ho scelto dei nuovi responsabili per alcuni uffici pastorali; alcuni di questi responsabili sono laici:
– La coppia di sposi Campeotto come direttrice e gli sposi Morsanutto come vicedirettrice dell’ufficio di pastorale familiare
– il dott. Claudio Malacarne come direttore dell’ufficio Migrantes
– d. Daniele Antonello come vicedirettore dell’Ufficio di pastorale giovanile
– d. Agostino Sogaro come vicedirettore dell’ufficio scuola con l’incarico della pastorale scolastica
– aggiungo che il nuovo rettore del seminario è d. Maurizio Zenarola