Cari Fratelli e Sorelle,
ci avviamo a vivere il tempo dell’Avvento e una delle preghiere più belle che la liturgia ci ripropone ogni anno è l’invocazione del profeta Isaia. «Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo» (Is 45,8). Sono parole intrise di speranza e di attesa. Il profeta supplica che Dio si mostri salvatore, realizzando un abbraccio tra cieli e terra. I cieli facciano scendere una pioggia di giustizia che feconda la terra la quale, a sua volta, torna capace di germogliare giustizia. Avvertiamo tutti quanto oggi ci sia bisogno di speranza perché tanti avvenimenti sembrano smentire questa virtù della quale ogni persona e ogni comunità hanno bisogno per dare un senso e uno scopo alla loro esistenza. I cristiani, fin dall’inizio, si sono distinti perché erano contagiosi per la loro speranza.
Lo ricorda San Pietro nel celebre passo della sua prima lettera dove invita i membri della sua comunità a «saper rendere ragione della speranza» che essi mostrano di avere. La nostra speranza nasce dall’aver scoperto che la profezia di Isaia si è realmente realizzata. Gli uomini sono stati inondati dalla giustizia e dalla misericordia di Dio quando è nato tra noi Colui che è il Giusto, Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo. Egli ha diffuso con l’opera della Chiesa, il suo Vangelo tra gli uomini e così la terra ha germogliato una nuova giustizia che mette al primo posto l’accoglienza e il servizio ai poveri.
Un segno di speranza, nell’Avvento di quest’anno, desideriamo sia anche il progetto diocesano che nei mesi scorsi ho presentato in diocesi, avviando una consultazione sinodale tra i sacerdoti e i laici impegnati nei consigli pastorali foraniali.
Sarà un segno di speranza all’interno della nostra Chiesa diocesana. Grazie alla comunione e collaborazione tra le parrocchie, essa potrà ritrovare nuova fecondità nella trasmissione della propria fede.
Potrò essere, anche, un segno di speranza per tutto il territorio friulano perché potrà indicare la strada sulla quale le comunità, piccole e grandi, hanno l’opportunità di rivitalizzarsi grazie alla reciproca apertura e condivisione di doni e risorse. Lo Spirito del Signore ci sostenga nel cammino e anche per la nostra diocesi e la nostra terra ci sia un Avvento di speranza che pendere luce e forza Da Colui che ha sceso dal cielo e ha rinnovato la terra.
† Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine