‘Partecipo con la mia preghiera e con la mia solidarietà di Pastore al Giorno del Ricordo dell’esodo dei profughi istriani, fiumani e dalmati e del tremendo eccidio perpetrato nelle foibe.
In questi primi mesi di ministero episcopale nell’Arcidiocesi di Udine sto iniziando a conoscere in modo più approfondito questa pagina della storia delle nostre popolazioni nella quale sono scritte tante struggenti sofferenze e tante inaccettabili ingiustizie.
Dopo che è stata rotta una cortina di silenzio che tendeva a coprire la verità, dobbiamo continuare a tenere desta la memoria per rispetto a chi ha patito l’esodo – se non la morte ‘ e per evitare che nella nostra società si annidino ancora i germi dell’intolleranza e della discriminazione tra persone e popolazioni.
Incoraggio l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di cui ho incontrato recentemente il Presidente, a continuare la sua opera benemerita a cui assicuro il sostegno mio personale e della Diocesi.
Invoco su tutti