Carissimi fratelli e sorelle,
vi giunga il mio invito a partecipare al nostro tradizionale pellegrinaggio diocesano al santuario di Castelmonte.
Il punto iniziale del nostro peregrinare a Madone di Mont è stata l’immane tragedia del terremoto del 1976. Il popolo friulano, provato nel corpo e nell’anima e guidato dall’indimenticato vescovo mons. Battisti, ha subito guardato a Maria per ritrovare la speranza e la forza di ripartire. Ed è stata scritta una grande pagina di carità e di solidarietà tra i friulani e tra coloro che, da fuori, sono accorsi in aiuto dei friulani. La memoria dell’esperienza vissuta diventi sprone ad andare avanti con la stessa fede e lo stesso spirito di solidarietà in questo tempo che è ancora di prova.
Per rinnovare nei nostri cuori quello spirito d’amore, dopo l’anno della Fede e della Speranza, vi-vremo un anno dedicato alla virtù della Carità chiedendo allo Spirito del Signore che ci aiuti a rompere ogni forma di chiusura e di indifferenza verso chi è povero, sofferente, immigrato, prigioniero o comunque bisognoso.
Con il suo gesto di carità nei confronti di Elisabetta Maria è il modello del vero amore. Il pellegri-naggio diocesano sia l’occasione per imparare da Maria l’operosità dell’amore senza dimenticare la gratuità della lode al Signore per essere una Chiesa esperta nella lode e generosa in quella carità che attua la passione di Dio per il suo popolo. Invocheremo l’intercessione di Maria sulla nostra diocesi e in particolare sull’anno pastorale 2014-15.
Invito, quanti possono, a fare la salita a piedi perché la fatica riceve senso dalla preghiera e la preghiera si fa corporea nel cammino, accompagnata dall’invocazione fiduciosa a Dio affinché porti a compimento ogni germe di bene e tutti gli sforzi di carità che avvengono nelle nostre comunità.
In attesa di ritrovarci in molti invoco su tutti la benedizione di Dio Padre, per intercessione della Madonna di Castelmonte.
+ Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine
28-08-2014