Messaggio di Pasqua ai detenuti delle case circondariali di Udine e Tolmezzo (8 aprile 2020)

Caro Fratelli,

le pesanti limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica creata dal Covid-19, mi impediscono di venire tra di voi per la tradizionale celebrazione della Santa Messa di Pasqua.

Vi confesso che mi sta molto a cuore questo appuntamento che mi offre l’opportunità di incontrarvi, di pregare assieme e di portare la mia parola di fede e di speranza a tutti voi, alla Direzione e al personale di servizio. 

Immagino che le restrizioni, a cui siamo ovunque sottoposti, siano ancora più dolorose in carcere e rendano più pesante il senso di isolamento che già grava su coloro che si trovano a vivere dentro questo ambiente. 

Desidero, perciò, esprimere a tutti voi, cari fratelli nel Signore, alla Direzione e al personale il mio sentimento di vicinanza e di solidarietà. 

Prometto, specialmente, un particolare ricordo nella preghiera e chiedo al Signore risorto che infonda nei cuori speranza, forza e serenità in questo tempo di prova e nei momenti difficili che ognuno può trovarsi a dover affrontare personalmente.

Invoco l’ intercessione materna della Beata Vergine delle Grazie che veneriamo nel nostro santuario cittadino e alla quale ci stiamo ogni giorno affidando.

Scenda su di voi e anche sulle persone a voi care, magari fisicamente lontane, la benedizione della Santa Pasqua.

 

       + Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine

08-04-2020