Cari sacerdoti e fedeli tutti,
non avremmo mai voluto rivedere nel cuore dell’Europa immagini di mezzi blindati che attraversano strade di pacifiche città tra abitanti increduli e indifesi. Né avremmo voluto rivedere colonne di auto con a bordo persone di ogni età che abbandonano precipitosamente le loro case alla ricerca disperata di rifugio.
Siamo costretti a constatare che lo Spirito del male, omicida per sua natura, continua ad operare in mezzo a noi con diabolica determinazione e trova uomini che si fanno suoi strumenti di distruzione e di morte; cristiani che aggrediscono altri fratelli.
Al di là di qualunque motivazione storica, politica o economica, la guerra è un male in sé, sempre senza giustificazione, e non porta mai frutti buoni ma lutti e distruzioni.
Accogliamo l’accorato invito di Papa Francesco e della Presidenza della CEI opponendoci attivamente al male della guerra che i responsabili politici e militari della Russia stanno usando contro la nazione ucraina.
Possiamo opporci con una concreta solidarietà verso il popolo ucraino e, in particolare, verso le donne e gli uomini di quel popolo che vivono tra noi offrendo, spesso, dei servizi preziosi ai nostri anziani, alle famiglie e alla società.
La nostra Chiesa è pronta ad aiutali in questo momento tragico ed è pronta, anche, ad accogliere eventuali loro fratelli e sorelle che giungessero profughi tra noi.
La barriera più forte contro il flagello della guerra è la preghiera, come il Papa ha ricordato. Mentre stiamo iniziando il tempo santo della Quaresima, innalziamo preghiere personali e comunitarie a Dio per intercessione della Vergine Maria, Regina della pace.
Da poveri peccatori, preghiamo senza stancarci perché l’incendio maligno della guerra si spenga al più presto e non si diffonda ulteriormente tra i popoli dell’Europa. Lo Spirito Santo penetri e porti a ragione le coscienze di coloro che hanno la grave responsabilità di prendere decisioni.
Propongo in particolare alcuni appuntamenti di preghiera:
- domenica prossima, 27 febbraio, alle 11.00 celebrerò la Santa Messa nel santuario di Madonna Missionaria di Tricesimo, sorto come voto riconoscente a Maria del popolo friulano per la fine della seconda guerra mondiale; alle 17.00 celebrerò in cattedrale una seconda Santa Messa, proposta dal movimento Comunione e Liberazione, sempre pregando per la pace.
- Nelle Sante Messe ci sia una preghiera per invocare la pace fino al termine delle azioni di guerra.
- Accogliendo l’invito del Santo Padre, il Mercoledì delle Ceneri, 2 marzo, sia dedicato in modo particolare alla preghiera e al digiuno per la pace.
- Usiamo personalmente e comunitariamente l’arma potente della preghiera del Santo Rosario proponendola, in particolare nei nostri santuari mariani.
- Riserviamo momenti di adorazione eucaristica perché Gesù, realmente presente nell’eucaristia, ci protegga dallo Spirito del male.
Dopo le preoccupazioni per la pandemia, i nostri cuori sono presi da nuove e inattese inquietudini, trasformiamole in preghiera rinnovando in noi la fede e la speranza.
La benedizione del Signore ci protegga tutti.