Udine, 22 febbraio 2013
Cari sacerdoti e fedeli,
giovedì prossimo 28 febbraio, il nostro Papa Benedetto XVI lascerà il suo ministero di Successore dell’apostolo Pietro per ritirarsi nel silenzio e nella preghiera.
Questa sua inattesa e coraggiosa decisione ha toccato in profondità il nostro animo suscitando anche un inevitabile desiderio di capire. In questi giorni abbiamo sentito molti giudizi e interpretazioni sulla scelta di Benedetto XVI.
Per l’amore filiale che ci lega a lui, noi accogliamo la spiegazione, umile ed evangelicamente grande, che egli stesso ha dato. Nel primo saluto dopo l’elezione si era definito «umile operaio della Vigna del Signore» e, quando il peso della lunga giornata lavorativa è diventato troppo gravoso, ha valutato onesto lasciare ad altri la pesante responsabilità che portava sulle spalle. Ha compiuto questo passo come estremo gesto di amore per la Chiesa per la quale continuerà a consumarsi non nel magistero e nel governo ma nella preghiera.
Accogliendo come figli l’umile richiesta che ci ha fatto, ci stringiamo attorno a lui in corale preghiera. La preghiera sia il dono che gli facciamo come ringraziamento per gli otto anni di pontificato spesi a guidare da buon pastore la Chiesa di Cristo e a confermarla nella fede.
giovedì prossimo 28 febbraio, il nostro Papa Benedetto XVI lascerà il suo ministero di Successore dell’apostolo Pietro per ritirarsi nel silenzio e nella preghiera.
Questa sua inattesa e coraggiosa decisione ha toccato in profondità il nostro animo suscitando anche un inevitabile desiderio di capire. In questi giorni abbiamo sentito molti giudizi e interpretazioni sulla scelta di Benedetto XVI.
Per l’amore filiale che ci lega a lui, noi accogliamo la spiegazione, umile ed evangelicamente grande, che egli stesso ha dato. Nel primo saluto dopo l’elezione si era definito «umile operaio della Vigna del Signore» e, quando il peso della lunga giornata lavorativa è diventato troppo gravoso, ha valutato onesto lasciare ad altri la pesante responsabilità che portava sulle spalle. Ha compiuto questo passo come estremo gesto di amore per la Chiesa per la quale continuerà a consumarsi non nel magistero e nel governo ma nella preghiera.
Accogliendo come figli l’umile richiesta che ci ha fatto, ci stringiamo attorno a lui in corale preghiera. La preghiera sia il dono che gli facciamo come ringraziamento per gli otto anni di pontificato spesi a guidare da buon pastore la Chiesa di Cristo e a confermarla nella fede.
Preghiamo anche perché l’atto di amore di Benedetto XVI spinga tutta la Chiesa ad una profonda purificazione della fede e della vita, purificazione alla quale il Papa non si è mai stancato di richiamare. Questa purificazione cominci da ognuno di noi approfittando del tempo della Quaresima che stiamo vivendo.
La sera di giovedì 28 febbraio alle ore 19, mentre Benedetto XVI conclude il suo ministero di Successore di Pietro, celebrerò una S. Messa in Cattedrale alla quale invito tutti. In preghiera e in comunione con le altre Chiese cattoliche del mondo, uniremo al sacrificio di Cristo il sacrificio di amore del suo servo e vicario in terra.
Da quel momento comincerà anche la nostra preghiera allo Spirito Santo per i Cardinali chiamati a scegliere il nuovo Papa.
La Vergine Maria, Madre della Chiesa, accompagni la nostra preghiera e, confidando nella sua intercessione, invoco su tutti voi la Benedizione del Signore.
La sera di giovedì 28 febbraio alle ore 19, mentre Benedetto XVI conclude il suo ministero di Successore di Pietro, celebrerò una S. Messa in Cattedrale alla quale invito tutti. In preghiera e in comunione con le altre Chiese cattoliche del mondo, uniremo al sacrificio di Cristo il sacrificio di amore del suo servo e vicario in terra.
Da quel momento comincerà anche la nostra preghiera allo Spirito Santo per i Cardinali chiamati a scegliere il nuovo Papa.
La Vergine Maria, Madre della Chiesa, accompagni la nostra preghiera e, confidando nella sua intercessione, invoco su tutti voi la Benedizione del Signore.
22-02-2013