Omelia in occasione delle esequie di don Rino Lavaroni (17 agosto 2024)

17-08-2024

Mi è capitato più volte di accompagnare delle persone negli ultimi giorni e nelle ultime ore della loro esistenza terrena ed è sempre stata un’esperienza molto difficile, ma che mi ha sempre molto edificato perché in quei momenti emerge la verità delle persone, l’essenza della loro vita.

Anche per don Rino è andata così. Martedì pomeriggio quando sono andato a trovarlo in ospedale insieme a d. Charles, il cappellano dell’ospedale, mi ha accolto con grande cordialità. Le sue condizioni generali erano già molto gravi, ma mi ha riconosciuto e mi ha dato il benvenuto. Poi ha iniziato spontaneamente, da solo, a professare il Credo, come a dire: “Sono giunto al termine della mia vita e vorrei dirti in che cosa ho creduto, per che cosa ho vissuto, per chi ho speso la mia vita!”.

Mi è sembrato volesse consegnare la sua vita alla Chiesa che aveva servito per tanti anni.

Allora gli ho dato l’assoluzione ed abbiamo pregato insieme il Pater, Ave Maria, il Gloria.

Ho avuto la chiara percezione di trovarmi davanti a un uomo di fede, a un uomo di preghiera.

Chissà a quanti di voi ha insegnato a pregare! Chissà quanti di voi gli avranno chiesto, come i discepoli del Vangelo di Luca che abbiamo appena ascoltato, di insegnare loro a pregare! E d. Rino vi avrà insegnato a pregare “Padre nostro …”: è la preghiera con la quale vi ha trasmesso la certezza di fede che siete “figli” di un Padre buono e misericordioso che vuole la salvezza di tutti, nessuno escluso! Con lui avete chiesto che fosse “santificato il Suo nome”, cioè che si rendesse sempre più manifesto questo progetto di amore e di salvezza affinché il suo regno di amore si realizzasse anche attraverso la Sua misericordia che risanava i nostri peccati: chissà a quanti di voi ha dato la gioia di potervi accostare al sacramento della confessione.

Infine vi avrà aiutato a chiedere il Pane della Vita Eterna, l’Eucarestia, cibo di Vita Eterna: quella stessa Eucarestia che custodiva in casa per adorarla.

La vita di d. Rino è stato un bell’esempio di fede! Il vostro legame con lui non si è interrotto perché possiamo ancora contare su di lui: possa egli intercedere per noi, affinché anche noi al termine del nostro pellegrinaggio terreno possiamo consegnare la nostra vita nelle mani di Dio Padre, come ha fatto lui.