OMELIA IN OCCASIONE DELLA ORDINAZIONE PRESBITERALE DI DON DANIELE ANTONELLO E DON MARCIN GAZZETTA

11-06-2011

Daniele Antonello e Marcin Gazzetta sono stati presentati al Vescovo dal Rettore del seminario, garante della loro formazione. Il Rettore si è fatto anche interprete del parere degli altri educatori, dei parroci e del popolo cristiano i quali testimoniano che questi due giovani sono degni di essere ordinati presbiteri.


Li accogliamo con grande gioia e con il rito dell’ordinazione sacra, a cui stiamo partecipando, li affidiamo allo Spirito Santo alla vigilia della solennità della Pentecoste.


Questo è il significato del sacramento dell’ordine sacro che stanno per ricevere don Daniele e don Marcin. Con l’imposizione delle mani del Vescovo, in comunione con tutti i sacerdoti concelebranti, e con la sua solenne preghiera di consacrazione, Gesù risorto farà una straordinaria effusione del suo Spirito su questi due giovani. Saranno veramente affidati allo Spirito Santo che grazie alla loro persona e alla loro opera continuerà a diffondere la Parola di Dio in mezzo agli uomini, renderà presente il Corpo e Sangue di Gesù nella celebrazione dell’Eucaristia e porterà la misericordia e il perdono di Gesù ai peccatori pentiti che confessano i loro peccati.


Lo Spirito Santo li sta guidando e ispirando già da tanto tempo, prima che loro stessi se ne rendessero conto. Mi sono venuti in mente d. Daniele e d. Marcin  ascoltando le parole della lettera ai Romani: ‘Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; è colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito’.


Se in questo momento si chiedono come sia venuta loro in mente l’idea di farsi preti, si rendono conto che è venuta dallo Spirito Santo. E’ nata in loro in maniera confusa e, forse, in qualche momento si sono anche spaventati riconoscendo che stava crescendo nella loro mente questa idea. Non se la sono inventata loro e non gliel’ha inculcata dentro qualche altra persona. E’ stata come una voce che si è resa sempre più chiara e più convincente.


Proprio come dice S. Paolo ai Romani; in un primo tempo lo Spirito Santo ha parlato al loro cuore con gemiti inesprimibili, poco chiari ma attraenti, con una grande forza di convinzione. Poi, la voce interiore che li chiamava si è fatta più chiara e hanno riconosciuto che era la voce personale di Gesù che li ha conquistati come conquistò gli apostoli con una sola frase: ‘Seguitemi. Vi farò pescatori di uomini’.


Da anni, quindi, lo Spirito Santo parla a d. Daniele e a d. Marcin, senza stancarsi anche quando loro due faticavano a capire. Essi, d’altra parte, si sono resi disponibili allo Spirito Santo, così come sono stati capaci. Un po’ alla volta hanno capito meglio che cosa Gesù chiedeva a loro e hanno risposto con sempre maggiore entusiasmo e disponibilità.


Dentro questo dialogo, animato dallo Spirito santo, sono giunti fin qui oggi per realizzare la vocazione per la quale sono stati chiamati alla vita: essere sacerdoti e pastori dentro la Chiesa di Udine.


Con l’ordinazione sacra li affidiamo allo Spirito Santo e in essi si realizzerà la promessa di Gesù che abbiamo ascoltato nella lettura del Vangelo: ‘Se qualcuno ha sete. venga a me e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva. Questo disse dello Spirito Santo che avrebbero ricevuto i credenti in lui’. Hanno creduto in Gesù e si sono abbeverati della sua Parola, ora diventeranno sorgente da cui sgorga lo Spirito Santo.


Non solo saranno animati dallo Spirito di Gesù, ma diventeranno una fonte a cui tante sorelle e fratelli potranno avvicinarsi e ricevere lo stesso Spirito del Signore.


Da loro le persone potranno ricevere la Parola viva del Vangelo, potranno essere guariti con il perdono di Gesù, potranno mangiare il pane della vita che è il Corpo e Sangue del Signore.


Ascoltando la Parola di Dio, accogliendo il perdono dei peccati, facendo la comunione con Gesù nell’eucaristia, che d. Daniele e d. Marcin offriranno, tanti cristiani saranno ripieni dello Spirito Santo che è la luce di Dio, il consolatore, l’ospite dolce dell’anima.


Questa la grande missione che Gesù, Sommo Sacerdote e Buon Pastore, affida oggi a questi due giovani che saranno sacerdoti: essere fonte inesauribile da cui sgorga lo Spirito di Gesù.


Preghiamo per loro perché siano fonte che non si esaurisce mai ma che, anzi, diventa sempre più feconda lungo gli anni di ministero perché sapranno crescere nella santità.


Preghiamo, anche, perché altri ragazzi e giovani aprano il cuore allo Spirito Santo che sta parlando dentro di loro, come ha parlato a d. Daniele e d. Marcin negli anni della loro fanciullezza, adolescenza e giovinezza.


Il posto che lasciano libero in seminario sia subito occupato da altri giovani generosi.