Omelia in occasione del «Voto cittadino» (23 ottobre 2016)

23-10-2016

Cari fratelli e sorelle,

abbiamo ascoltato la toccante testimonianza dell’apostolo Paolo che, dal carcere di Roma, scrive al discepolo Timoteo: «Io sto per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede». È lucidamente cosciente che oltre il carcere lo aspetta l’esecuzione capitale per decapitazione; lo aspetta il martirio che si sta preparando a vivere come l’estrema offerta di tutto se stesso a Dio. Ora che la sua corsa è terminata, in poche ed essenziali parole egli fa il bilancio della sua esistenza: «Ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede».

 

Avvertiamo in questo bilancio tutta la grandezza di San Paolo. Nella solitudine del carcere dove tutti lo hanno abbandonato, davanti al suo Signore, unico giudice che gli interessa, egli può dichiarare dal profondo della coscienza: «Ho vissuto solo per combattere la battaglia del bene, senza compromessi o falsità o secondi fini»

 

In questa festa della Beata Vergine delle Grazie, chiediamo la grazia di poter fare al termine della nostra esistenza lo stesso bilancio dell’apostolo e poter dire: «Ho speso i miei giorni per la buona battaglia e non li ho sprecati cercando il mio tornaconto a prezzo di compromessi con la coscienza». 

 

Oggi ricordiamo anche il Voto cittadino che le autorità politiche nel 1555 fecero alla Vergine perché la città fosse liberata da una terribile pestilenza. Questo atto di fede e di affidamento filiale a Maria si è ripetuto lungo i secoli e vogliamo rinnovarlo in questa Santa Messa. Preghiamo la Madre di Dio e nostra perché Udine sia preservata da ogni contagio maligno, sia fisico che morale e spirituale.

 

Preghiamo, in particolare, per le autorità che in questo tempo, e in diversi ambiti, hanno la responsabilità di amministrare il bene comune di tutta la città. Mentre rinnoviamo il Voto cittadino, riserviamo a loro una speciale preghiera perché non sfugge a nessuno quanto sia un compito grave amministrare, in questi tempi il vero bene di tutti i cittadini.

 

Vi invito, pure, ad allargare la nostra supplica pensando anche al prossimo futuro e chiedendo al Signore, per intercessione della Vergine delle Grazie, di avere governanti e amministratori che nel profondo della loro coscienza cercano, come l’apostolo Paolo, di combattere solo la buona battaglia. È un compito al limite delle possibilità umane perché essi devono scontrarsi con tante e subdole tentazioni al compromesso morale, che la cronaca stessa porta alla luce. Però, non si può abbassare la guardia perché questo è tempo di battaglie decisive per un buon futuro dei nostri figli, della città e del territorio regionale, nazionale ed europeo in cui siamo inseriti. Penso alla necessità impellente di creare lavoro specialmente per i giovani, alla distribuzione delle risorse pubbliche secondo criteri di equità sociale, ai nuovi equilibri che chiede l’integrazione di tanti immigrati e che vanno affrontati senza semplificare il problema in un senso o nell’altro. 

 

Sono in corso, poi, altre battaglie volutamente portate avanti in sordina, ma più decisive ancora per il futuro della nostra società. Recentemente e senza mezzi termini le ha denunciate anche Papa Francesco. Esse sono organizzate da oscuri potentati specialmente su tre campi: la persona, la famiglia e l’educazione. Si sta dando dignità di legge civile ad orientamenti che di fatto snaturano la dignità della persona umana creata ad immagine di Dio, scardinano la famiglia ed inquinano l’educazione. A cosa mi riferisco credo sia evidente a chiunque osservi la realtà con sufficiente libertà critica.

 

È evidente che su questi fronti sono chiamati ad una prova di particolare responsabilità coloro che, per delega democratica, hanno il potere di intervenire sulla legislazione e in vari ambiti della vita della società. Per questo è necessario pregare per loro.

 

Chiediamo allo Spirito di Dio, per intercessione di Maria, che guidi nuovi giovani ad impegnarsi nel campo amministrativo e politico perché ce n’è bisogno. Supplichiamo, in particolare, che illumini le loro coscienze perché, sull’esempio di San Paolo, cerchino veramente di combattere le buone battaglie senza cedere a ricatti e compromessi quando si decide sul valore irrinunciabile della persona e della famiglia. Beata Vergine delle Grazie continua a vegliare su di noi e sulla nostra cara città. 

 

Basilica della Beata Vergine delle Grazie, Udine, 23 ottobre 2016