OMELIA IN OCCASIONE DELLA PROFESSIONE PERPETUA DI SUOR BARBARA PANDOLFI NELLA FAMIGLIA RELIGIOSA DELLE SUORE FRANCESCANE MISIONARIE DEL S. CUORE DI GEMONA

13-05-2012


La madre superiora ha presentato al Vescovo e alla Chiesa tutta  suor Barbara Pandolfi per la professione perpetua e suor Barbara stessa si è presentata. Abbiamo iniziato, così, il rito della professione perpetua nel quale questa giovane sorella consacra per sempre la sua persona a Gesù e alla Chiesa con i voti della povertà, obbedienza e castità dentro la Famiglia religiosa delle Suore Francescane Missionarie del S. Cuore.


La Parola di Dio, che è stata annunciata nelle tre letture della S. Scrittura, ci rivela che cosa sia una professione perpetua nella Chiesa. E credo che in questa Parola di Dio suor Barbara ritrovi descritta anche la sua storia personale che l’ha portata oggi a compiere il passo decisivo e definitivo della sua giovane esistenza.


Alla presentazione della sua superiora ella ha appena risposto: ‘Mi hai chiamata: eccomi Signore’. Abbiamo sentito le parole di Gesù ai suoi discepoli: ‘Non voi avere scelto me ma io ho scelto voi’. Davanti a noi suor Barbara ha appena confermato che questo è vero: la professione solenne per lei non è il punto di arrivo di un suo progetto che ha pensato e realizzato ma è la risposta umile e disponibile a Colui che è entrato nella sua vita in modo inatteso e sorprendente e l’ha scelta e chiamata.


Il nostro sguardo e la nostra attenzione, in questo momento, va spontaneamente su suor Barbara  ma non deve fermarsi su di lei come se fosse la protagonista prima e unica. E’ lei per prima che non vuole questo e ci chiede di rivolgere, assieme a lei, lo sguardo sul vero protagonista primo: Gesù risorto. E’ Lui che l’ha portata qui oggi e l’umile bravura di suor Barbara è stata quella di rispondere e accettare la chiamata senza perdersi anche quando il suo percorso ha conosciuto momenti di sofferenza, di incertezze, di paure.


La risposta che ha appena dato al suo Signore (‘Mi hai chiamata: eccomi Signore’) e certamente accompagnata da un intenso sentimento di meraviglia e riconoscenza ricordando in che modo Gesù sia entrato nella sua vita e l’abbia chiamata a seguirlo nella vita consacrata.


Gesù non ha chiamato la giovanissima Barbara facendole sentire una voce particolare o con un qualche segno straordinario; l’ha chiamata facendole fare esperienza che Lui la amava in un modo che lei mai si sarebbe aspettata e che neppure avrebbe immaginato possibile.


‘In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio ma lui ha amato noi ed ha mandato suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati’. In queste parole dell’apostolo Giovanni, credo che suor Barbara ritrovi la sintesi splendida della sua vita e del suo cammino. Dio ha guardato a lei che, forse, pensava di non meritarsi nulla e le ha proprio mandato suo Figlio. Gesù è entrato, con la delicatezza del suo amore, nel cuore, nella mente, nei sentimenti, negli affetti di Barbara e l’ha guarita e salvata.


Solo l’amore salva; o meglio, solo l’amore, di cui è capace Gesù, salva. Egli bussa alla porta del cuore e quando trova un animo umile che gli apre entra e lo riempie del suo Santo Spirito  che ha la potenza di guarire qualunque ferita, di liberare da qualunque debolezza, di creare un cuore nuovo e una nuova speranza.


In questa esperienza dell’amore di Gesù che l’ha cercata e salvata suor Barbara si è resa conto anche di cosa il Signore voleva da lei; ha capito la sua vocazione.


Gesù l’aveva veramente fatta nascere di nuovo perché essa portasse frutti rendendo così importante e preziosa la sua vita. La chiamava a rispondere a tanto amore portando frutti di amore nella consacrazione di tutta se stessa, a Lui e ai fratelli.


E suor Barbara oggi risponde con la professione perpetua e dice: mi hai chiamato, eccomi. La vita che mi hai ridonato in modo sovrabbondante non è più mia ma è tua; sei tu il mio vero Signore e Sposo. Sono a disposizione tua, della Chiesa e dei fratelli, specialmente i più poveri secondo lo spirito di S. Francesco d’Assisi.


Noi le siamo vicini con l’affetto e la preghiera. Con lei lodiamo e ringraziamo Gesù che manifesta sempre la grandezza del suo amore nei cuori che lo accolgono. E preghiamo lo Spirito Santo abiti sempre nel cuore di suor Barbara e la guidi a portare tanti frutti di carità nella sua vita di consacrata.