MESSAGGIO PER LA GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA


 


La Giornata nazionale per la vita torna ad invitare tutti i cristiani a pregare e meditare per difendere il dono divino della vita umana contro gli attacchi gravi che subisce nella nostra società.


Ogni bambino concepito nel grembo materno va accolto con la meraviglia e il rispetto con cui si accoglie un miracolo di Dio unico e irripetibile, come è ogni persona umana.


Ogni uomo o donna vanno accompagnati con solidarietà e delicatezza nel tempo ultimo della loro esistenza terrena perché la vita che hanno ricevuto da Dio Padre va verso un destino eterno, pur attraverso la prova dolorosa della morte fisica.


Questi sentimenti di meraviglia, di rispetto, di delicatezza sono la prima condizione per difendere nella nostra società la dignità e il diritto alla vita di ogni persona.


Quando prevale la ricerca del clamore mediatico o, peggio ancora, la strumentalizzazione per altri scopi, non viene più rispettata la persona e la dignità della sua vita.


Questo non significa che non si deve parlare con chiarezza. Anzi, deve essere  di tutti l’impegno a delineare con lucidità i confini oltre i quali si vien meno al rispetto della vita di ogni essere umano, qualunque sia la sua condizione.


Non si grida, però, quando un bambino sta per nascere o un uomo è nella debolezza e nella sofferenza ma si prega per lui e gli si sta vicino rispettosamente e con tutta la solidarietà possibile.


Anche la nostra popolazione friulana ha bisogno di questi sentimenti umani e cristiani perché gli animi sono stati feriti e le coscienze, a volte, disorientate dalla tremenda via crucis della cara Eluana Englaro. Per lei preghiamo perché sia nel porto sicuro delle braccia misericordiose di Dio Padre.


Difesa della vita significa anche sostegno agli uomini e donne che sono umiliati da ristrettezze economiche. A questa attenzione ci richiama il messaggio di quest’anno per la Giornata nazionale per la  vita. La crisi sta pesando anche nel Friuli ed è prevedibile che continui il tempo di difficoltà che metterà ancora persone e famiglie in condizioni precarie.


Non stanchiamoci, perciò, di rinnovare le iniziative di solidarietà già avviate nei mesi scorsi e ognuno faccia la sua parte.


La vita sarà più buona per tutti se daremo il nostro contributo a difendere quella del fratello che ci sta accanto.

06-02-2010