MESSAGGIO DI PARTECIPAZIONE SPIRITUALE ALLE ESEQUIE DI GIOVANNI SPANGARO

‘Partecipo con la mia preghiera alla S. Messa di esequie del caro e stimato Giovanni Spangaro.  La mia conoscenza personale e, specialmente, le tante testimonianze ricevute, mi portano a parlare di Giovanni Spangaro  come di un imprenditore capace ma, più ancora, di un cristiano autentico. Dotato di grande sensibilità umana, ha saputo coltivare la sua fede incarnandola nel quotidiano e valorizzando al massimo la tradizione di fede tipica del popolo friulano: amore alla famiglia, partecipazione ecclesiale, impegno nella società, fedeltà ai valori della fede cristiana. 

            Ha saputo dare un impulso straordinario all’UCID (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) come presidente, chiamando a responsabilità attiva tutti i soci. Richiesto dall’arcivescovo mons. Battisti a collaborare a livello diocesano, ha prestato la sua opera intelligente dapprima nella conduzione delle Arti Grafiche Friulane, poi nel settimanale diocesano La Vita Cattolica e nella Radio diocesana, offrendo generosamente tutta la sua alta professionalità imprenditoriale. Nella visita del Papa Giovanni Paolo II, nel 1992, si assunse la responsabilità economico-amministrativa del Comitato interdiocesano.

            Per la Chiesa di Udine è stato un dono di Dio. Uomo di parole misurate ma di grande saggezza, uomo molto generoso che non ha mai chiesto nulla in cambio, prudente e oltremodo discreto, fedele alla Chiesa e perseverante nell’impegno cristiano.

La sua è stata una vita fortemente attiva ed esemplare nell’orientamento al Vangelo di Cristo. Possiamo dire che Giovanni Spangaro è stato un ‘giusto’ biblico, un frutto maturo dell’impegno di laico cristiano nel mondo e nella comunità cristiana. A lui la nostra Arcidiocesi deve grande gratitudine e lo ascrive tra i suoi figli migliori. E di lui può ripetere le parole dell’Apocalisse: ‘Beati quelli che muoiono nel Signore. Sì, dice il Signore, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono’  (Ap 14,13).

            Con tanta speranza e affetto nel cuore, lo affido alla misericordia di Dio Padre e invoco per la moglie, il figlio e i parenti tutti la grazia della consolazione’.

 

 
07-05-2014